Articoli | 17 December 2014 | Autore: Cristina Palumbo

Osservatorio reti autoriparazione indipendenti: tutti i numeri aggiornati a dicembre 2014

Oggi la sfida dei network di officine non è più solo “sul campo”, con i servizi offerti e la capacità di essere sempre più e meglio presenti al fiano dell'autoriparatore, ma è anche virtuale, perché si fanno largo facebook e i social network, che con il loro “Mi piace” promuovono o bocciano le iniziative.

Da anni il fenomeno dei network officine caratterizza il mondo dell'aftermarket; anni in cui si è assistito a una crescita esponenziale del numero delle reti e di quello degli affiliati. Nelle pagine che seguono proponiamo l'aggiornamento annuale delle schede relative ai network indipendenti presenti sul territorio.
 
Le reti di autoriparazione indipendenti:
 
A posto - Rhiag
AD Service
APS
Area Auto
Asso Service
Ate Freni Service
Autocheck-Up
AutoCrew
Blu Officina
Bosch Service
BRC Car Service
BRC Gas Service
CarService
Club In Buone Mani
CTR Service
DediCar
DEKRA Revisioni Italia
Delphi Diesel Centre
Diesel Repair Service (DRS)
Eurorepar
FIAMM Network
G-Service
IMA Automotive Center
Landi Renzo-Rete Italia ISO 9001
Lovato
Magneti Marelli Checkstar
Midas
Multimarca Autoservice
Officine Expert Point
Oncar
Point Service
Groupauto PuntoPro
QLT Automotive
Rapidoo
Riparauto
TRW AutoService
Zavoli Gas Point
Agli inizi di questa stagione della riparazione indipendente, il “grido di battaglia” che ha fatto nascere tante bandiere era “uniti contro le case auto”; una situazione che si è modificata, perché il mercato si sta muovendo in tante direzioni e per fronteggiare la crisi nascono soluzioni diverse, alcune mirate a una competizione più “capillare”, giocata anche sul territorio.

Se guardiamo ai numeri dichiarati dai network, possiamo dire che oggi la situazione è pressoché stabile; le variazioni sembrano essere più che altro fisiologiche rispetto alla chiusura di alcune attività nel settore della riparazione. Anzi, si potrebbe quasi dire che, in questa situazione, proprio la stabilità può essere letta come crescita, o comunque come un dato in positivo.
Di fatto, ancora oggi la rete piace, dimostra la sua validità progettuale, anche se siamo ormai usciti dalla logica univoca della “lotta alla concessionaria” e la trasformazione delle reti in questi anni lo dismostra.
 
Cosa cerca l'autoriparatore in una rete? Un po' di “economia di scala” negli acquisti, tanti servizi, soprattutto in termini di formazione e aggiornamento, e opportunità di business, intesa soprattutto come canalizzazione dei clienti dalle flotte al privato.
Cosa offre il gruppo che progetta e gestisce il network? Formazione e assistenza in tutte le sue forme (tecnica, manageriale, commerciale), immagine e riconoscibilità sul mercato, opportunità di business
In pratica, domanda e offerta si incontrano, con risultati giudicati tutto sommato favorevolmente da entrambe le parti e con tanta voglia di andare avanti insieme. La consapevolezza della necessità di stare in una rete per i vantaggi che ne derivano è ormai radicata, anche se non bisogna dimenticare lo “spirito indipendente” del nostro settore, che vede l'autoriparatore sempre molto attento e critico (in senso positivo) alle proposte che arrivano.
 
Dialogo e comunicazione sono alla base di questo rapporto: innanzitutto in senso verticale, tra gruppo di appartenenza e rete, che devono continuamente confrontarsi in maniera costruttiva; ma anche trasversalmente fra affiliati, che contribuiscono ciascuno con la propria esperienza ad accrescere le competenze del network; infine verso l'automobilista, che è diventato il “bersaglio” di campagne promozionali mirate e vero terreno di conquista per aumentare il traffico in officina, il destinatario di tutti gli sforzi per rimanere competitivi, aggiornati e dare un'immagine di affidabilità e professionalità totale.

Non dimentichiamoci il web

In questo fermento di attività e offerte non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale che ha il web nella trasformazione del mondo del lavoro, autoriparazione inclusa. 
Tre sono i fattori chiave da tenere sotto controllo: il web è alla portata di tutti (automobilisti inclusi), offre possibilità di aggiornamento e informazione in tempo reale, è una cartina di tornasole del gradimento. 
Sui primi due concetti, abbiamo avuto modo più volte di approfondire il discorso. Il web è lì, con tante informazioni – non sempre corrette – con tante possibilità di confronto, anche senza poter controllare la fonte, ci entrano tutti e ciascuno dice la sua.
Può essere un vantaggio enorme, ma anche una spada di Damocle. Bisogna sapere cosa gira in rete per sapere cosa si aspetta il cliente che entra in officina, sia a livello di prezzi, sia di competenze. Proprio quest'aspetto è il più delicato: l'automobilista solo in rare occasioni è in grado di capire la differenza tra un lavoro di qualità e uno approssimativo ed è invece portato a credere che la differenza di prezzo sia dovuta a una qualche forma di truffa.
Ancora, internet può essere una fonte di informazione tecnica importante, e molte aziende lo utilizzano per creare portali, caricare video tutorial, gestire forum dove gli autoriparatori possono attingere informazioni corrette e pertinenti, ma bisogna saperlo usare e leggere.
 
Più recente e forse più “rischiosa” per i gruppi e i network, è l'altra faccia del web: facebook. Il “Mi piace” del titolo fa riferimento proprio a questo: un mondo che corre veloce, parla senza peli sulla lingua, non perde occasione per commentare, da tante informazioni, scrive di tutto e di più, anche cose che non c'entrano con l'attività professionale, ma soprattutto, crea opinioni. E le opinioni che girano su facebook sono molto spesso proprio quelle degli automobilisti, quelle che rendono possibile canalizzare clientela.
Abbiamo iniziato a proporre un primo osservatorio facebook (vedi tabella in fondo), proprio pensando che questo diventerà un canale privilegiato di comunicazione, che mette in contatto diretto e immediato rete, officina e cliente; lo aggiorneremo anche sui prossimi numeri per vedere cosa succede.
E forse sarà proprio facebook la nuova sfida che dovranno affrontare le reti, perché su una questione tecnica sanno dare tutte le risposte necessarie, ma “piacere” non è forse da tutti...


 
L’Europa e i network indipendenti
 
Una recente ricerca Bosch ha evidenziato come il settore dell’autoriparazione stia rapidamente cambiando in Europa. Le officine affiliate alle case automobilistiche sono in diminuzione, così come quelle indipendenti. 
In prospettiva, le previsioni indicano, entro il 2018, riduzioni di circa il 16% per le officine legate ai costruttori auto e di circa il 9% per quelle indipendenti. Parallelamente, è previsto un incremento del 36% degli autoriparatori affiliati a network nazionali.
 












>> Scarica le schede in pdf delle principali reti indipendenti



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Tags: network autoriparazione

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